domenica 28 agosto 2011

Alì Ferzat



A questo
indirizzo si trova il sito del disegnatore satirico Alì Ferzat.
In qualche disegno mi ricorda molto Quino.





giovedì 11 agosto 2011

Magnus


Ho trovato quasi per caso questo articolo nel quale Luca Telese ricorda con affetto il grande Magnus (Roberto Raviola).
L'occasione potrebbe essere l'uscita per l'editore Rizzoli-Lizard della ristampa del Texone da lui disegnato "La Valle del Terrore", ma è più un omaggio al disegnatore scomparso 14 anni fa.

Impressionante il passaggio in cui, parlando della maniacalità del disegno di Magnus, riporta le parole del maestro:
Adesso ti spiego – iniziò lisciandosi un baffo sale e pepe di foggia ottocentesca – ho dovuto fare dei calcoli. Che tipo di ferita era? Una ferita doppia, da arma da taglio. La lama è entrata lateralmente, si è infilata nella carne, poi è riuscita. Molto sangue, dunque: ma il muscolo non poteva essere leso perché lo sceneggiatore, più avanti mi scrive che Tex continua a sparare. Questo vuol dire – aveva spiegato Magnus facendosi serissimo – che il deltoide doveva essere stato trapassato senza compromettere il tendine. Poi Nizzi vuole che il ranger sia medicato: allora ho dovuto pensare a quanti punti di sutura mi servivano, ho dovuto consultare un amico medico, e ho deciso che ce ne volevano dodici!”.

Personalmente aspetto al varco l'uscita della ristampa a colori (per Repubblica/L'Espresso) del suo ultimo lavoro, nel quale il colore proprio non ce lo vedo.

martedì 2 agosto 2011

Autocritica

Non partecipo molto alle discussioni sui forum perchè sono pigro (... ma va'?!? Non si direbbe, visto che sono passati più di tre mesi dall'ultimo post...), ma mi piace spiluccare qua e là.

A tal proposito segnalo l'intervento di Fausto Vitaliano sul forum del Papersera riguardo la recente saga "Le cronache del pianeta T" apparsa su Topolino e da lui sceneggiata.

Mi piace il suo intervento perchè evidenzia i difetti della storia, dicendo che non è riuscita bene (o comunque non è venuta come intendeva lui).
Insieme ai lettori, poi rileva i buchi nella trama e i vari errori.

Detta così, sembrerebbe di parlare di una ciofeca, in realtà la storia secondo me è più che apprezzabile anche se si sente che vorrebbe raggiungere altri livelli, ma non può o non ci riesce.
I disegni poi sono abbastanza insoliti per le pagine del Topo (un segno forse un po' più "adulto") e ben colorati.

p.s. la versione scaricabile sul sito topolino.it ha i colori molto più piatti e non rende giustizia ai bei disegni di Claudio Sciarrone.