Nel caso avessero l'idea di produrre un baule per gli appassionati di Topolino (libretto) o albi Bonelli, potrei farci un pensierino (quanto meno mi informo sul prezzo...).
Sempre più spesso mi capita di leggere forum ai quali partecipano direttamente gli autori di fumetti. Da qualche giorno, nel forum del Papersera, c'è un nuovo utente che risponde al nome di Don Rosa (sì, proprio lui).
Già il fatto che un autore abbia la voglia di dialogare con i comuni mortali è, per me, un fatto che accresce (se mai ce ne fosse il bisogno) l'ammirazione che provo per questi artisti (come già avevo avuto modo di segnalare, forse in maniera un po' esagerata, in una discussione dedicata a Luciano Gatto). Ma questa volta, vuoi perchè si tratta di un artista straniero, vuoi perchè si tratta di un autore a mio avviso straordinario che ha creato un vero capolavoro (sia dal punto di vista filologico che artistico) nell'universo Disney, la cosa mi ha veramente colpito.
E' in edicola il nuovo "texone" - Albo Speciale n.23
In questa bellissima storia Tex si imbarca (anche letteralmente dato che in Argentina ci arriva in nave) in un'avventura troppo grande anche per uno come lui.
Accorso in aiuto di un vecchio amico argentino, lo aiuterà in una campagna militare contro gli indios delle pampas, cercando di evitare gli stessi errori compiuti negli Stati Uniti nei confronti dei pellerossa.
Questa volta però le cose non vanno esattamente come previsto, quindi lui e il figlio Kit cercheranno di limitare i danni.
Una storia dalle atmosfere un po' alla Ken Parker, dove Tex non disdegna di passare come un ribelle pur di rimanere fedele ai suoi ideali, fino a spingersi, almeno apparentemente, ad un punto di non ritorno.
Alcuni fatti e personaggi storici che rimangono sullo sfondo rendono più concreta la storia.
Commoventi alcuni accenni al rapporto tra Tex e suo figlio.
L'uso non esagerato (come spesso accade nelle storie di Tex) delle di didascalie e l'uso abbondante (come spesso non accade nelle storie di Tex) di vignette mute rendono dinamico e scorrevole il racconto, forse un po' confuso nelle scene della prima battaglia dell'esercito argentino contro gli indios.
La storia sovverte alcuni stereotipi della serie (il personaggio umiliato in duello che non cerca vendetta, il confine non netto tra buoni e cattivi) pur mantenendone altri (il militare razzista).
Splendidi i disegni di Frisenda che già dalla copertina acquerellata ricorda il tratto di Milazzo (almeno del primo Milazzo), anche se lo stile del disegnatore di questo albo gigante e molto meno sintetico.
Azzeccato l'uso di un chiaro scuro non netto, ma a tratti sfumato(ad es. alcune vignette alle pagg. 170-171-198-212) che rende bene l'idea di un'ambientazione insolita e del tutto nuova per il nostro eroe.
Non sono mai stato un patito delle action figure, ma se non fosse per il prezzo (1500 euri !!!) un pensierino glielo avrei fatto:
in questa pagina trovate altre belle immagini che dimostrano l'attenzione per i particolari... questo il sito dove prenotare l'oggetto in uscita a settembre (dove si trovano altre immagini)
nella mischia credo di avere riconosciuto le caricature degli autori
bella l'idea delle linee cinetiche rese con i fili di ferro (almeno credo siano fili di ferro)
Riporto direttamente dal sito comicus: sembra ci sia l'intenzione da parte della Bonelli di pubblicare una testata, sulla falsa riga del Dylan Dog Color Fest, che vedrà l'indagatore dell'incubo alle prese con vicende comiche.
Ad ulteriore conferma, il sito pubblica anche questa notizia dove conferma che il maestro Giorgio Cavazzano (e ho detto tutto!!!) è già al lavoro su una storia dal titolo "Manichini".
Il nome di Cavazzano alle prese con un personaggio ideato da Sclavi mi fà venire in mente quel piccolo capolavoro che era Altai & Jonson, ma quelli erano altri tempi e non pretendo così tanto... Ma, personalmente, non vedo l'ora...