mercoledì 7 novembre 2007

WOLVERINE: SAUDADE


Dopo la pubblicazione de “Il segreto del vetro”, l’avventura tutta italiana dell’Uomo Ragno, ora tocca a Wolverine.

La produzione di avventure di eroi Marvel scritte e disegnate da autori europei e pubblicate dalla modenese Panini Comics, prosegue con l’opera di Jean-David Morvan e Philippe Buchet, autori francesi conosciuti in Italia e nel mondo per il fumetto Sillage.

Wolverine, il più animalesco degli X-Men, scopre il significato della parola brasiliana “saudade”, durante una vacanza a Fortaleza; vacanza che si trasforma già dalle prime tavole in una avventura in difesa dei meninhos de rua, che lo porterà a scontrarsi con uno squadrone della morte e un fantomatico guaritore.

Storia breve (46 tavole a colori), ma intensa dove l’eroe canadese viene a contatto con alcuni dei problemi cronici del sud del mondo: povertà, neocolonialismo, corruzione e sfruttamento dei più deboli.

Chi si avvicina per la prima volta al mondo dei supereroi può trovare in quest’albo cartonato tutte le caratteristiche tipiche dei personaggi dell’universo Marvel (supereroi con superproblemi), ma reso attraverso un segno grafico ed una impaginazione tipicamente europee. La sequenza delle vignette è ben definita e queste raramente si sovrappongono le une alle altre (come spesso capita nella produzione americane) rendendo la lettura più fluida.

Lo stile semicaricaturale di Philippe Buchet, che può ricordare quello di Jordi Bernét (disegnatore di Torpedo), risulta in alcune sequenze estremamente essenziale, focalizzando l’attenzione sui soli personaggi, cosa particolarmente apprezzabile nelle scene d’azione.

Apprezzabili i colori di Walter Pezzali che variando il colore di fondo ad ogni cambio di scena sopperisce alla mancanza di didascalie.

“…è quasi intraducibile… è quasi una sorta di nostalgia delle cose… cose che avresti potuto avere l’occasione di vivere! I brasiliani lo chiamano… Saudade.”

di Rossano Rossini e Federico Rigoni
da "Postilla" n.6

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